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Architettura degli elaboratori A.A. 2006-2007 AVVISO IMPORTANTELe trasparenze, frutto di un’attiva collaborazione con i proff. F. Cevenini e G .Spadaccini dell’Università di Napoli, non sono da intendersi assolutamente come un libro di testo. Per quanti sforzi si siano compiuti al fine di rendere il filo logico quanto più trasparente ed omogeneo, esse sono e restano un complemento indispensabile solo durante le lezioni frontali.
Descrizione
del Corso
________________________________________________________________________________ Scopo del CorsoIl corso si propone di
introdurre l'architettura di un elaboratore, mettendo in luce sia le varie
componenti sia le scelte progettuali e le tecniche implementative attraverso i
seguenti argomenti: Rappresentazione e trasmissione delle informazioni. Algebra
di Boole. Reti combinatorie e sequenziali. Cenni sugli automi a stati finiti.
Unità di elaborazione logico-aritmetica ed architettura di un computer
minimale. Memorie, bus, dispositivi di I/O. ________________________________________________________________________________ PrerequisitiNessuno ________________________________________________________________________________ PropedeuticitàNessuna ________________________________________________________________________________ Programma del CorsoPARTE PRIMA: Informatica di baseIntroduzione alle informazioni in forma digitaleConcetto di comunicazione ed informazione. La rivoluzione digitale e l'ICT. Breve storia dell'elaboratore elettronico. Visione generale dei componenti di un computer. Fattori di progresso nello sviluppo degli elaboratori. Impatto delle nuove tecnologie. La rivoluzione digitale Concetti di base: IntroduzioneComunicazione, rappresentazione digitale dei dati, multimedialità, interattività e ipertestualità, Hardware e Software, input e output, i diversi tipi di computer, il computer nella vita quotidiana, telecomunicazioni, reti di computer ed Internet Concetti di base: l'HardwareL'architettura del personal computer, la memoria RAM, microprocessore e CPU, memorizzazione dei dati (kard disk, Floppy disk, supporto ottici), periferiche di output, periferiche di input Concetti di base: il SoftwareSoftware di sistema e applicazioni, il sistema operativo, interfaccia grafica, software applicativo, sicurezza dei dati e privacy, diritti d'autore, freewave e shareware, concetto di ergonomia e salute PARTE SECONDA: Architettura di un sistema di elaborazione digitaleIntroduzione alla logica digitaleDifferenza tra segnali analogici e digitali. Architettura della macchina digitale. Livelli logici e forme d’onda digitali. Rappresentazione delle informazioniInformazione e rappresentazione dell’informazione. Codifica. Codici, alfabeti, grammatiche. Rappresentazione dei numeri naturali in diverse basi e conversione da una base all'altra. Rappresentazione e Aritmetica degli interi. Rappresentazione e Aritmetica dei numeri reali. Standard IEEE. Rappresentazione di caratteri alfanumerici. Codifica delle immagini. Trasmissione delle informazioni Mezzi trasmissivi. Canale. Ridondanza dell'informazione.
Rumore elettronico. Rilevazione e
correzione degli errori. Algebra di BooleDefinizione e proprietà degli operatori booleani.
Modelli dell’algebra di Boole: algebra delle classi.
algebra dei divisori, algebra delle commutazioni, algebra degli
interruttori, algebra delle porte. Espressioni
ed equivalenza di espressioni Booleane. Teoremi dell’algebra di Boole.
Funzioni ed espressioni booleane. Rappresentazioni canoniche. Tecniche per la
semplificazione di espressioni booleane in forma canonica.
Mappe di Karnaugh. Reti logiche, reti combinatorie, reti sequenziali e cenni sugli Automi a stati finitiDefinizione di rete logica. Concetto di rete logica come elemento di sistema. La variabile “Tempo” e l’andamento temporale. Suddivisione della Reti Logiche: Reti Combinatorie e Sequenziali. Il progetto logico. Definizione di rete combinatoria. Logiche combinatorie. Tempo di propagazione. Encoder a 4 elementi su 2 bit. Decimal-to-BCD Encoder. BCD-to- Decimal Encoder. Decimal-to-BCD Priority Encoder. Priority encoder. Codifica e decodifica. Display a 7 segmenti. Commutazione logica. Multiplexer e Demultiplexer. Tecniche di sintesi. Half adder e Full adder. Limiti delle reti combinatorie. Definizione di Rete Sequenziale. Flip-flop SR. Flip-flop come elemento di memoria. Flip-flop “toggle”. Flip-flop D. Reti sequenziali sincrone. Concetto di clock. Generazione e distribuzione del clock. Flip-flop Master/Slave. Registri a scorrimento (Shift Registers). Comparatori. L’automa come modello per reti sequenziali. Automi a stati finiti ed equazione dell’automa. Tabella di flusso e diagramma degli stati. Addizionatore. Contatore modulo 4. Modelli di automi. Automa di Moore. Automa di Mealy. Automa per il conteggio delle monete. Dalla Tabella di flusso alla Tabella delle transizioni. Riconoscimento di sequenze. Il Flip-flop come macchina a stati Dispositivi di memoriaCelle elementare di memoria. Disposizione in array. Indirizzamento e capacità. Operazioni sulla memoria e segnali di servizio: address bus, write, read. Cella elementare di memoria. Classificazione delle memoria e terminologia. Modalità di accesso. Correzione degli errori. Tipologie fisiche di memoria. Gerarchie di memorie. La famiglia delle ROM (PROM, EPROM, EEPROM). Famiglia della RAM (SRAM, DRAM). FLASH Memory. Organizzazione ed espansione di memoria. Banchi di memoria (schema a blocchi e schema funzionale). Meccanismi di selezione multiplexing delle uscite con "buffer tristate". Tipi speciali di memorie (FIFO, LIFO, memory stack, CCD). Dispositivi programmabili (PLA, PAL, PLS). Elaborazioni logico-aritmetiche e sistemi di elaborazioneTecniche di trasferimento dati tra registri. RTL - “Register Transfer Language”, Reti per microoperazioni. ALU - “Arithmetic Logic Unit”. Unità operativa ed unità di controllo. Sviluppo dell’istruzione. Operazioni semplici (microoperazioni).. Schemi ed esempi di reti che implementano microoperazioni aritmetiche, logiche e di scorrimento. ALU. Operazioni complesse: definizione. Esempi. Controllo di piccoli sistemi. Separazione di parte controllo e parte operativa. Esempi di sistemi di elaborazione microprogrammati. Esecuzione delle istruzioni in un sistema a controllo microprogrammato. Architettura di un computer minimale: La “macchina di Morris Mano”Concetto di istruzione. Compiti del processore, linguaggio macchina, formato d’istruzione, indirizzamento diretto ed indiretto, registri della CPU. Caratteristiche dei registri, bus di collegamento, Repertorio di istruzioni, completezza del set di istruzioni, temporizzazione e controllo, cicli di istruzione, configurazione di ingresso e di uscita, istruzioni di ingresso/uscita, interruzione di programma. Descrizione globale della macchina. Logica di controllo. La memoria cacheConcetto di memoria cache. Architetture (look aside e look through). Regole di accesso ("write back" e "write through"). Organizzazione. Modalità di indirizzamento. Algoritmi di sostituzione. Strutture e protocolli dei busIntroduzione alle strutture di connessione. Il concetto di bus. Struttura fisica e gerarchia di livelli. Linee indirizzi, linee dati e linee di controllo e temporizzazione; protocollo del bus, transazioni. Caratteristiche di progetto. Bus paralleli e bus seriali. Bus sincroni ed asincroni. Arbitraggio: gestione delle interruzioni e dei conflitti. Program Interrupt. DMA. Esempi di strutture a bus: ISA (Industry Standard Architecture), PCI (Peripheral Component Interconnect), AGP (Accelerated Graphics Port), SCSI (Small Computer Systems Interface), USB – Universal Serial Bus, FireWire (IEEE 1394) Struttura “pipeline”Il
problema della velocità e delle performances. I primi microprocessori.
Instruction Set Architeture. Macchine CISC e RISC. Architetture superscalari. PARTE TERZA: Hardware di un sistema di elaborazione digitale (Modulo 1 Certificazione EUCIP IT-Administrator)
________________________________________________________________________________ Testi consigliatiIl libri di testo che
verranno seguiti per la maggior parte degli argomenti del corso delle lezioni
sono:
EsercitazioniIl corso di Architettura
degli elaboratori é affiancato da una serie di esercitazioni in aula. ________________________________________________________________________________ Frequenza al corsoLa frequenza al corso non é
obbligatoria ma é ritenuta di importanza essenziale per l'apprendimento dei
concetti fondamentali e per acquisire la necessaria manualità nella risoluzione
degli esercizi che costituiranno le due prove scritte di esonero. ________________________________________________________________________________ EsameL'esame consta (a) di una
prova scritta, costituita da test e/o risoluzioni di esercizi, riguardanti
gli argomenti trattati nel corso delle lezioni, e (b) una prova orale. ________________________________________________________________________________ Ricevimento degli studentiGiovedì, ore 10:30-12:30 (Macchia Romana 1° piano, stanza n.94b) |